Cremona, Lombardia. Succede che ti affacci e l’arte ti saluta. Questa foto è pubblicata su Instagram, scattata da Nadia Triglia (cliccate sulla didascalia
Categoria: Obiettivo Errante
L’Obiettivo Errante (#obiettivoerrante) nasce un po’ di tempo fa su Instagram.
Creato come espressione di un piccolo progetto, a scopo puramente personale della sottoscritta, amante della fotografia.
Un angolo anonimo, un album virtuale, che raccolga momenti immortalati e degni di un plauso.
In uno scatto si può fermare un istante, un attimo, prima che fugga per sempre con il suo bagaglio di sensazioni e sentimento.
Riguardando uno scatto si possono rivivere ricordi, finanche i profumi del momento. Un solo scatto può, all’improvviso, aprire una parentesi di memoria creduta dimenticata.
Che sia ad arte o che sia amatoriale, un’immagine scattata descrive sempre qualcosa, al di là di ciò che è in sé. Immortala un’emozione.
Il mondo ora contiene più fotografie che mattoni e sono, sorprendentemente, tutte diverse.
– John Szarkowski –
Come rinnegare questa citazione, nell’oggi che già ammicca al domani, dove qualsiasi pagina web aperta, qualsiasi social contiene delle immagini, qualunque scopo esse abbiano.
Una foto non è mai statica ma è intrisa di una dinamicità che chi scatta vede perfettamente e la offre al suo pubblico.
Quando è ben fatta, la fotografia è interessante.
Quando è fatta molto bene, diventa irrazionale e persino magica.
Non ha nulla a che vedere con la volontà o il desiderio cosciente del fotografo.
Quando la fotografia accade, succede senza sforzo, come un dono che non va interrogato né analizzato.– Elliot Erwitt –
L’Obiettivo Errante trova qui la sua ragione d’essere. Uno sguardo discreto, osservatore e vagabondo.
Non importa chi ci sia dietro l’obiettivo, importa solo sentire la voce muta che quell’immagine esprime, cristallizzandola nell’eco che lascia vibrare nel cuore di chi osserva.
Il Pumo Giallo
Il mare di inverno, Brindisi 29 dicembre 2019
Il mare d’inverno, è un concetto che il pensiero non considera,è poco moderno, è qualcosa che nessuno mai desidera […]. Così cantava Loredana