James Cameron, il regista di Titanic, è stupito da ciò che è accaduto al Titan qualche settimana fa nell’Oceano Atlantico. Un evento che coinvolge il ricordo del noto transatlantico affondato il secolo scorso, il Titanic, che continua a far parlare di sé per un’altra tragedia.
Dopo questo ultimo tragico evento, numerose teorie sulla maledizione del Titanic hanno iniziato a venire alla luce, diffondendosi a macchia d’olio. Molti credono che esso fosse “nato” sotto una cattiva stella.
Il Titanic torna a far parlare ancora di sé
La storia del Titanic continua ad affascinare ancora, nonostante siano passati più di 100 anni dal tragico evento. Esperti e sopravvissuti continuano a condividere i loro pensieri che ci sia una sorta di maledizione e questo cattura, nonostante il tempo, l’attenzione di numerose persone di tutto il mondo.
L’evento del sommergibile Titan riporta, ancora una volta, l’attenzione sulla possibilità che il Titanic sia dannato. Nel 1912 furono 1500 persone a morire nel disastro marittimo. È l’affondamento peggiore e mortale di una nave che si sia verificato in tempo di pace.

Ottima spiegazione sull’ingegneria del Titan e sulle sue mancanze
James Cameron, il Titan e le coincidenze con il Titanic
La vicenda del sottomarino imploso qualche settimana fa, secondo il regista James Cameron, presenta delle somiglianze con quello che è successo al Titanic.
Ad ABC News ha detto di essere colpito dalla similitudine tra i due eventi. Il sottomarino della OceanGate aveva ricevuto degli avvertimenti in merito ai rischi a cui stava andando incontro ma ha preferito continuare nella sua discesa per monetizzare.
Il 68enne è rimasto colpito dalla somiglianza di quanto era avvenuto con il Titanic. Il capitano era stato avvertito del ghiaccio nella zona di navigazione del transatlantico ma ignorò qualsiasi tipo di precauzione ulteriore.
Secondo il punto di vista di James Cameron esistono dei parallelismi tra i tragici eventi del Titanic e del Titan, similitudini che sono sorprendenti e, al contempo, surreali.
In entrambe le situazioni, ci sono stati degli avvertimenti in merito ai pericoli esistenti rivolti ai responsabili, sia della nave che del sottomarino. Avvertimenti che sono rimasti inascoltati. Questo ha portato al verificarsi della catastrofe e il teatro della disgrazia è stato lo stesso sia per il Titanic che per il Titan.
Esperto di sommergibili, James Cameron conosceva quale sarebbe stato l’epilogo
Cameron è un esperto di sommergibili e ha affermato che il calvario che si è vissuto nelle settimane scorse gli ricordava ciò che è avvenuto nel 1912 con il Titanic. Verso il quale, oltretutto, si era immerso per 33 volte.
Appresa la notizia del Titan, egli aveva già compreso quale sarebbe stato l’epilogo, solamente sentendo i suoni che erano stati captati dalle profondità (e ignorati), senza contare lo scetticismo sulla struttura del sottomarino stesso.
Il guasto elettronico, insieme al danneggiamento del sistema della comunicazione e di quello del tracciamento, non faceva presagire nulla di buono. Sono andate perdute anche le loro comunicazioni e la rotta di navigazione. Questi eventi insieme possono generare un catastrofe estrema o una catastrofe ad alta energia. La prima cosa che il regista di Hollywood ha pensato è che si fosse verificata un’implosione.
Vista la sua conoscenza in materia, egli sapeva che il sottomarino era posizionato nell’ultimo luogo che aveva reso noto. Il ritrovamento è avvenuto esattamente in quella posizione.
Trovate l’intervista fatta con l’agenzia di stampa Reuters -> qui.
La Missione Solitaria Di Cameron nelle Fosse Delle Marianne
Il regista conosce bene quali sono i pericoli derivanti dal viaggiare in acque molto profonde. Nel 2012 si è reso protagonista di evento eccezionale. È stato il primo essere umano che ha compiuto una missione solitaria in fondo al mare. La destinazione era nel Pacifico Occidentale, nella Fossa delle Marianne. Ha trascorso 4 ore in profondità per effettuare delle ricerche scientifiche.
L’avventura ha avuto luogo in un sottomarino chiamato Deepsea Challenger, il quale è sceso fino a 11 km di profondità, corrispondenti a 35.800 piedi. Per raggiungere il fondo ci sono volute più di due ore.
Titan e Titanic: un legame di sangue li unisce
Questo collegamento è avvalorato da un altro legame tra i due mezzi. Wendy Rush, la moglie del sottopilota e CEO di OceanGate Expeditions, è una discendente di due passeggeri che hanno trovato la morte sul Titanic.
I bisnonni della donna erano sul transatlantico affondato nell’Oceano Atlantico settentrionale, dopo aver colpito un ‘iceberg. Ida e Isidor Straus erano le persone più ricche della nave. L’uomo viene ricordato dai sopravvissuti per il suo gesto di galanteria nel momento più drammatico della storia del Titanic.
Durante le operazioni di salvataggio egli rifiutò di salire su una scialuppa di salvataggio, dando precedenza a donne e bambini. La moglie non volle abbandonare la nave senza il marito e i due morirono insieme abbracciandosi, mentre la nave affondava.
L’abbraccio dei coniugi Straus durante l’inabissamento del Titanic trova il suo analogo nella vicenda dell’uomo d’affari britannico Shahzada Dawood e di suo figlio Suleman. Padre e figlio sono morti mano nella mano durante l’implosione del Titan, adiacente al transatlantico maledetto.

Img da risorse gratuite (Titan, J.Cameron) – Testo by Laura Danesi per IlPumoGiallo©
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