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La Bibbia di Kolbrin: fra mito e realtà

- Settembre 27, 2023

La Bibbia di Kolbrin è un testo controverso, ma ricco di spunti di riflessione. L’uomo moderno può trovare molti argomenti su cui ragionare, anche se la comunità scientifica non attribuisce alcuna credibilità a questo testo.

Non esistono prove attendibili riguardo alla sua autenticità, origine o alla sua fonte primaria. È, pertanto, fondamentale considerare tutto ciò che seguirà come una questione di fede.

La storia di questo libro è stata tramandata da coloro che affermano di averlo custodito attraverso i secoli.

Bibbia di Kolbrin: le sue radici

Questo testo ha radici molto antiche. La Bibbia di Kolbrin, talvolta scritta anche come “Kobrin”, è un insieme di libri, simile alla Bibbia sacra per cristiani ed ebrei.

La Bibbia di Kolbrin è composta da undici libri in totale, di cui sei sono noti come i “Libri di Bronzo” e sono attribuiti a una presunta origine egizia. Gli altri cinque libri, chiamati “Kailedy”, sarebbero stati redatti dai Druidi durante l’epoca celtica. I primi sei libri sono considerati estremamente antichi e risalgono ai tempi dell’Esodo, avvenuto secondo gli studiosi circa 1500 anni prima della nascita di Cristo. Gli altri cinque libri, al contrario, sono considerati più recenti e risalirebbero ai primi anni del cristianesimo. Questo farebbe della Bibbia di Kolbrin uno dei testi scritti più antichi mai rinvenuti, con un’antichità stimata di ben 3600 anni.

Come è arrivata fino a noi?

La storia di come la Bibbia di Kolbrin sia giunta fino a noi è incredibilmente avventurosa. Si ipotizza che i testi originali fossero una volta custoditi nella celebre Biblioteca di Alessandria

, una delle più prestigiose della sua epoca. Questa straordinaria fonte di conoscenza, però, andò distrutta in circostanze misteriose. Non si conosce la data esatta della sua distruzione ma, secondo molte fonti storiche, l’evento si attribuì a Giulio Cesare. Questa storia trovò sostegno in Plutarco, mentre Aulo Gellio riportò una storia diversa. Secondo lui invece, furono le truppe di Cesare ad incendiare circa 700.000 volumi della Biblioteca.

La Bibbia di Kolbrin sembra comunque essere sfuggita a questa catastrofe e venne trovata presso l’Abbazia di Glastonbury, un’altra importante biblioteca. Questa abbazia, secondo le leggende, fondata da Giuseppe di Arimatea, è stata il primo centro del cristianesimo presente nelle isole britanniche. L’abbazia, però, subì un incendio devastante nel 1184. Si narra persino che l’incendio fosse stato appiccato intenzionalmente, con lo scopo di distruggere dei testi eretici contenuti al suo interno. La Bibbia di Kolbrin riuscì nuovamente a sfuggire alle fiamme, grazie al fatto che la prima parte era stata trascritta su bronzo.

Il testo, nei primi anni del XIV° secolo, passò nelle mani di John Culdy, che fondò un’associazione chiamata Hope Trust (traducibile come “Compagnia della Speranza”). Lo scopo principale di questa associazione era studiare, conservare e tramandare il libro sacro. La Bibbia di Kolbrin nel corso del tempo subì diverse revisioni, e si ritiene che tra il XIX° e il XX° secolo si aggiunsero i libri celtici. Per un certo periodo la Bibbia di Kolbrin rimase persino sepolta sotto un tumulo di pietra nelle montagne del Galles.

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Cosa successe in tempi più recenti?

I libri della Bibbia di Kolbrin, tra il 1920 e il 1930, furono conservati da un gruppo religioso non chiaramente identificato. Questi antichi scritti, inavvertitamente considerati come spazzatura durante le due Guerre Mondiali, fortunatamente si recuperarono poi. Nel 1980, finalmente, la Bibbia di Kolbrin trovò chi avrebbe ridato dignità ai suoi contenuti. In Nuova Zelanda nacque la Culdian Trust, un’organizzazione incaricata di preservare e tramandare questi testi, seguendo l’esempio della Hope Trust dell’epoca passata. Nel 1994 la Bibbia di Kolbrin fu nuovamente pubblicata, e oggi esistono diverse edizioni in commercio, alcune complete e altre parziali.

Chi sono i Culdiani?

I Culdiani si ispirano ai principi delle antiche comunità dei Culdei, che includevano monaci, eremiti e laici e che ebbero un ruolo significativo nella vita religiosa di Inghilterra, Irlanda e Scozia tra il X° e il XII° secolo. I Culdiani, come i Culdei dell’epoca, seguono un tipo di cristianesimo animista che si avvicina allo spirito del sacro tipico dei Celti. Non sono quindi da considerare una “setta religiosa” in senso stretto. Sono attratti dai misteri della vita e, per conoscere i misteri dell’Universo e della creazione, cercano di aprire le porte dell’ignoto. Questo obiettivo ambizioso, sebbene impegnativo, può in qualche modo essere perseguito attraverso la lettura della Bibbia di Kolbrin.

Bibbia di Kolbrin: qual è il contenuto degli 11 libri?

Nessuno conosce con certezza l’origine della parola “Kolbrin” e la prefazione, nelle edizioni attuali, specifica che il testo è notevolmente lacunoso. Molte parti sono andate perdute nel corso del tempo e alcune traduzioni potrebbero aver alterato il significato originale.

Gli 11 di libri di questo testo complesso, in sintesi, raccontano la storia dell’umanità. Si sostiene che inizialmente ci fossero due stirpi: i ‘figli di Dio’ e i ‘figli della Terra’. I primi erano laboriosi, dotati di bellezza, disciplina e sembravano immuni alla morte; i secondi invece, erano considerati poco più che bestie. Emersero altre stirpi, nel corso del tempo, tra cui i “figli dell’Uomo” e ciascuna viveva separata dalle altre.

Le cose cominciarono a prendere una piega negativa quando queste diverse stirpi iniziarono a mescolarsi. La colpa di ciò, naturalmente, ricadde su una donna, rea di essere nata da un “figlio di Dio” e da un “figlio della Terra”. Gli esseri umani, poco a poco, divennero più deboli e malati e persino la Terra stessa subì mutamenti significativi. Tra essi vi furono un cambiamento nell’aspetto del Sole e la scomparsa della Luna. Questi eventi culminarono in un’era glaciale in cui gli esseri umani furono costretti a cercare rifugio nelle caverne, seguita poi dalla devastazione totale causata dal Diluvio.

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La Bibbia prosegue narrando le vicissitudini dei sopravvissuti in Egitto, che riuscirono a ricostruire e prosperare fino all’arrivo del cosiddetto “Distruttore”.

I libri di origine egiziana continuano a narrare la storia dei figli d’Egitto; la sezione celtica invece, sembra non avere alcun legame con i libri precedenti e narra la storia dell’Inghilterra. Vi si trovano lunghi elenchi di stirpi umane, che risalgono a partire da Giuseppe d’Arimatea. Questi scritti includono insegnamenti che coniugano la religione cristiana con la spiritualità celtica.

I libri che formano la Bibbia di Kolbrin

I libri di questo testo sono suddivisi in capitoli e paragrafi, e sono:

  • Il Libro della Creazione o Grande Libro dei Figli del Fuoco;
  • Il Libro delle Spigolature, in cui erano presenti delle traslitterazione di antichi testi culdei distrutti parzialmente in tempi antichi;
  • Il libro delle Pergamene, in precedenza era denominato Il Libro dei Libri o Il Libro Minore dei Figli del Fuoco;
  • Il Libro dei Figli del Fuoco, ovvero quello che rimane delle Sacre Scritture presenti nel Grande libro dei Figli del Fuoco;
  • Il Libro dei Manoscritti, che contiene Il Tesoro della Vita redatto con degli scritti custoditi da: Amos, un egiziano, Vitico, un gallo e Claudio Linus, un romano;
  • Il Libro della Morale e dei Precetti, in precedenza chiamato Il Libro delle Elité (terzo testo del Grande libro dei Figli del Fuoco);
  • Il Libro delle Origini, autenticato dal Conclave di Venedase e redatto raccogliendo scritti da tre libri della tradizione britannica che formavano il Koalbook, chiamato prima Hiferalt;
  • Il Libro del Ramo d’Argento, conosciuto in precedenza come Il Libro delle Sacre Scritture, un insieme di scritti preservati per mano di Gwinder Apowin;
  • Il Libro di Lucius, una ristesura del Libro dei Pemantris, la cui origine è ignota;
  • Il Libro della Saggezza, una revisione e una fusione di due libri. Questi ultimi si aggiunsero agli originari Libri di Bronzo e formarono il Kolbrin, con la trascrizione verificatasi nel XIX° secolo.

La Bibbia di Kolbrin: non è un libro sacro nel senso tradizionale

Questo testo è un insieme di testi storici e filosofici. Esso offre ampi spunti di riflessione sul comportamento umano, sulla moralità e sull’etica. Il suo principale obiettivo, tuttavia, è narrare gli avvenimenti che si sono succeduti nel corso di un lungo arco temporale, in modo simile all’opera dell’Oahspe. In questo flusso di avvenimenti è inserita la figura del “Distruttore”. La sua presenza non deve considerarsi una sorta di profezia, ma piuttosto di una registrazione cronachistica di eventi passati che ciclicamente si ripetono.

La figura del “Distruttore”

Tra le figure presenti in questo testo sacro vi è, appunto, quella del “Distruttore”, un personaggio che ha generato molti dibattiti nel corso del tempo. Ciò che ha scatenato le molte discussioni riguarda un evento celeste catastrofico che si ripete a intervalli regolari nella storia dell’umanità. Diverse teorie lo hanno associato alle storie delle piaghe d’Egitto, alla profezia della “stella barbuta” di Nostradamus e, persino, ai resoconti delle parole di Madre Shipton riguardo al “feroce dragone”. Altri ancora richiamano gli scritti Maya che narrano di una “cometa rossa”. La Bibbia di Kolbrin, in definitiva, non è l’unica fonte che menziona un corpo celeste potenzialmente distruttivo per il pianeta Terra. Potrebbe però essere tra le prime a farlo o, almeno, una delle prime.

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L’orrore portato dal “Distruttore”

L’orrore portato dal “Distruttore” è descritto all’interno del Libro dei Manoscritti“, ci sono tre capitoli che ne raccontano l’abominio in dettaglio. L’umanità in generale non ha memoria delle sue azioni, solo i saggi sanno chi è e che cosa ha fatto nel passato. Sanno, inoltre, che Egli tornerà a portare scompiglio sulla Terra e le persone saranno colte da terrore e follia. Udendo le trombe e il grido di battaglia del “Distruttore”, cercheranno rifugio negli anfratti della Terra. Il terrore divorerà i loro cuori e il coraggio si dissolverà come acqua da una brocca rotta. Saranno divorati dalle fiamme dell’ira e consumati dal fiato infuocato del “Distruttore”.

Dopo i giorni di morte e lamento, verranno nuovamente i giorni di serenità e gli uomini ricostruiranno e ritroveranno l’unità. I capitoli relativi al “Distruttore”, tuttavia, si concludono con un chiaro avvertimento: Egli tornerà sulla Terra e l’intera umanità sarà impreparata, in quanto questa è la sua natura.

La Bibbia di Kolbrin è veramente autentica?

Molti anni fa, la principale fonte autorevole relativa alla Bibbia di Kolbrin era una pagina di Rationalwiki, la quale trattava la questione con un certo disinteresse. Non era riconosciuta né la vetustà dei libri né la loro origine, sottolineando l’assenza di una pagina dedicata su Wikipedia a causa della mancanza di fonti verificabili. Cosa ancora attuale ad oggi.

È innegabile, tuttavia, che la Bibbia di Kolbrin presenti notevoli lacune, ma rigettare completamente il suo pensiero, solo perché la sua autenticità non può essere completamente dimostrata, sembra un approccio discutibile.

Questi testi contengono molti racconti che possono essere utili persino per l’uomo moderno, aiutandolo a sviluppare un comportamento maturo. L’idea che il “Distruttore” possa ritornare un giorno, come è accaduto in passato, non dovrebbe generare terrore, ma piuttosto dovrebbe spingerci a riflettere in modo più profondo su ciò che abbiamo e su come lo utilizziamo.

Si dice che chi dimentica la storia è destinato a ripetere gli stessi errori. Ecco perché la Bibbia di Kolbrin rappresenta una preziosa parte della nostra memoria collettiva, che potrebbe valere la pena recuperare.

Img da risorse gratuite (copertina) – Testo by IlPumoGiallo©

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Sono laureata in Teorie e Tecniche del linguaggio audiovisivo (DAMS quadriennale) presso l'Università degli Studi di Torino. Ho conseguito due qualifiche professionali: una come Tecnico multimediale, con indirizzo comunicazione televisiva e una come Tecnico di produzione di contenuti multimediali e comunicazione per il Web 2.0. Lavoro per privati, professionisti e tribunali in qualità di trascrittrice file audio/video; sottotitolatrice audiovisiva; grafica; copywriter; ghostwriter; editor e correttore di bozze.