23

Giugno

La notte di San Giovanni, fra tradizioni, riti e magia

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Fuochi nella Notte di San Giovanni, tratta dal primo album (1993) in studio dei CSI: KO De Mondo. Perfetta per accompagnare questa magica Notte, con il testo scritto da Giovanni Lindo Ferretti e la musica di Giorgio Canali, Francesco Magnelli, Gianni Maroccolo e Massimo Zamboni (più avanti si aggiungeranno Pino Gulli e Sandro Gerby con batteria e percussioni e Ginevra Di Marco per i cori).

La notte di San Giovanni, una delle celebrazioni più affascinanti e misteriose dell’anno, incarna secoli di tradizioni e rende la Notte incantata con i suoi i suoi riti e i loro significati profondi, accendendo il cielo con la sua vibrante magia ancestrale.

Mentre il sole tramonta e l’oscurità avvolge la terra, un’atmosfera magicamente mistica si diffonde nell’aria. In questa notte speciale, si mescolano antichi riti e tradizioni, riportando alla luce leggende millenarie.

La notte magica di San Giovanni, fuoco, acqua ed erbe

La notte di San Giovanni, che cade tra il 23 e 24 giugno, è un momento di passaggio di grande importanza astrale tra il solstizio d’estate e il solstizio d’inverno ed è collegato alla nascita di San Giovanni Battista, Colui che battezzò Gesù.

Proprio perché ne celebra la nascita e non la morte, richiama l’importanza della vita che nuovamente inizia. In più vicina al solstizio d’estate ovvero il momento in cui, nella notte più corta dell’anno, avviene un rito di passaggio: la Terra passa dal predominio della Luna a quello del Sole.

Da tempo immemore, questa notte è stata sempre considerata un momento di grande potere ed energia, in cui il velo tra il mondo umano e il regno dei spiriti si assottiglia. Le antiche civiltà, intrise di spiritualità, si riunivano infatti ogni anno per celebrare questo evento unico, per sfruttare il suo potenziale magico.

Mentre il sole raggiunge il suo apice di potenza, ci immergiamo nell’essenza stessa dell’estate.

S’alzano sotto cieli spenti
I canti di chi è nato alla terra ora
Di volontà focoso e speranze
E da energie costretto si muove
Alla danza danza danza danza

(Fuochi nella Notte di San Giovanni – CSI)

Il fuoco (purificatore)

Uno dei riti chiave della notte di San Giovanni è l’accensione di grandi falò. Il fuoco è il simbolo ancestrale e universale di purificazione e rinascita, ed è presente in molte tradizioni in tutto il mondo.

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I falò accesi in questa notte speciale rappresentano la luce che vince le tenebre ma anche la possibilità di lasciar andare tutto ciò che non ci serve più. Nel fuoco si usa bruciare anche le erbe raccolte e conservate dalla stessa Notte dell’anno passato, per poi raccoglierne di nuove.

La gente si raduna intorno alle fiamme crepitanti, per dar vita ad un rito millenario, mimando salti per “saltare sul fuoco” e così allontanare gli spiriti maligni e purificarsi dalle negatività accumulatesi nel corso dell’anno, aprendosi al nuovo. Questo gesto simbolico rappresenta appunto la rinascita e l’inizio di un nuovo ciclo.

L’Acqua (fonte di vita e rigenerazione)

Anche l’acqua riveste un ruolo fondamentale nella notte di San Giovanni. Come vuole la tradizione, le persone vanno verso fonti, fiumi o laghi per bagnarsi o raccogliere l’acqua benedetta.

Si crede che l’acqua di San Giovanni sia sacra e abbia proprietà curative e protettive, in grado di conferire poteri magici a chi la utilizza. I riti simbolici con l’Acqua hanno lo scopo di purificare anima e corpo, creando un legame profondo con la Natura e aprendoci alla guarigione interiore.

Non solo bagni purificatori ma anche spruzzi di acqua su campi e giardini per favorire l’abbondanza e la fertilità, nonché lavaggi del viso per preservare la bellezza e la giovinezza.

Una delle storie che appartiene a questa Notte narra anche della felce che nasce vicino alle rive. A mezzanotte fiorisce e chi riesce a coglierne i fiori diventa saggio e capace di leggere il passato e prevedere il futuro.

Le Erbe Magiche raccolte nella Notte di San Giovanni

La notte di San Giovanni è anche il momento ideale per raccogliere erbe magiche. Si crede che in questa notte le erbe abbiano un potere speciale che ne amplifica le proprietà curative e protettive. Il loro potere intrinseco, amplificato dalla connessione con l’Energia Cosmica dell’Universo, si fonde con l’Energia della Notte per offrirci protezione, guarigione e saggezza.

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Le persone si avventurano nei campi e nei boschi per raccogliere piante come l’iperico, l’artemisia e il biancospino, che vengono successivamente utilizzate per creare amuleti, incensi, pozioni o infusi curativi.

Le profezie d’Amore

Si dice che in questa notte magica chi è single possa intravedere chi avrà accanto nella vita, grazie a riti particolari come mettere sotto il cuscino una chiave o un mazzo di fiori. O come il rito dei Nodi e dell’Acqua di Rugiada.

Profezie d’amore, che richiamano l’eterna ricerca dell’anima gemella, carezzando l’incertezza dell’Amore, tenendo vivi sogni e speranze.

Questa è una Notte che invita ad esplorare le nostre radici, a guardarci dentro nel profondo dell’Anima, ad abbracciare il passato lasciandolo indietro, purificato dalle fiamme, e a spingere lo sguardo lontano, a ciò che da ora verrà. Ispira e al contempo spinge alla trasformazione interiore, al rinnovamento, aprendoci un mondo che trascende il tempo.

Tu quietami i pensieri e le mani
in questa veglia pacificami il cuore […]
Così vanno le cose, così devono andare
Chi c’è c’è e chi non c’è non c’è […]
Chi è stato è stato e chi è stato non è
Chi c’è c’è e chi non c’è non c’è […]
E non tacciono i canti e si muove la danza
Danza danza danza danza

( Fuochi nella Notte di San Giovanni – CSI)

Img da risorse gratuite (Copertina) – Testo by IlPumoGiallo©

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Sono nata nel '77, Avvocato e scrittrice. Appassionata di arte e musica, di letteratura e retorica, di storia e di filosofia, faccio della creatività lo svago dalle mie passioni. Amante delle parole in ogni loro forma, scritta e non scritta, mi piace scrivere perché, citando Cesare Pavese, riunisce le due gioie: parlare da solo e parlare ad una folla (Cesare Pavese, 4 maggio 1946).

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