La villa della Contessa di Talsano fa parte di quelle leggende che ti lasciano un senso di timore addosso, soprattutto per chi crede al paranormale.
Siamo in Puglia, a Talsano, una frazione di Taranto. Prima che quest’ultima si espandesse, Talsano era un comune agricolo che ospitava, tra le altre, una masseria costruita nel 1855, al cui centro sorgeva una bella villa, quella di cui parlerò in questo articolo.
La villa era abitata da una Contessa e, ovviamente, dalla sua servitù. Le storie che circolano dicono che la Contessa fosse nubile, altre che fosse vedova, altre ancora che fosse invece sposata. Inizialmente sembrerebbe che la donna abitasse la villa in estate ma poi vi si stabilì definitivamente. Fatto è che le voci narrano semplicemente di quanto accadde a lei.
Cosa accadde alla Contessa di Talsano
A quanto pare la vita agricola della masseria e della villa procedeva in quotidiana tranquillità, salvo di notte, in cui, nel buio silenzioso, si sentivano rumori strani. Una notte, appunto, la Contessa si svegliò e, accorgendosi degli strani rumori provenienti dall’esterno, chiese alla servitù di andare in giardino a controllare. Ma la servitù non lo fece.
Ci andò allora lei stessa e seguendo gli insoliti rumori, scoprì un gruppo di persone intente a celebrare una Messa nera, a giudicare dall’abbigliamento e da tutto il resto. Quell’inneggiare a Satana non piacque affatto alla donna ma nemmeno ai celebranti che, infastiditi dall’interruzione, usarono la Contessa come vittima sacrificale.
La storia vuole che i celebranti fossero proprio appartenenti alla servitù della villa, fra cui il maggiordomo, follemente innamorato della donna ma talmente accecato da quanto si stava celebrando che non si rese conto di ciò che stava accadendo. Se ne rese conto il giorno successivo e, straziato dal dolore alla vista di cosa avevano fatto all’amata Contessa, si suicidò impiccandosi.
Le versioni
La presenza del maggiordomo durante la celebrazione del rito satanico tuttavia è dubbia, certo è che si uccise.
La versione che invece vede la Contessa sposata, la racconta in modo diverso: i riti satanici erano opera del Conte e quando si accorse che il maggiordomo era innamorato della moglie, accecato dalla rabbia e dalla gelosia li uccise murandoli vivi nella villa.
Ad oggi, gli appassionati del paranormale e i curiosi, giurano di aver sentito grida provenienti dalla villa e di aver notato fenomeni strani.
Quale sia la verità sulla villa e la Contessa di Talsano rimarrà un dubbio, fatto è che la storia più “accreditata” è quella che racconta di una Contessa nubile e del maggiordomo impiccatosi per il dolore. La villa in seguito venne abbandonata, a causa anche dell’assenza di eredi, e così la masseria. La struttura esiste ancora ma versa in un evidente stato di degrado.
Qualche indagine sulla Contessa e sulla masseria
Andando indietro nel tempo, non c’è alcuna traccia di una Contessa che abitasse la villa in questione, né, a farci caso, esiste un nome della donna.
Curiosando si può rintracciare la storia della masseria e dell’annessa villa (fonte).
Inizialmente la masseria apparteneva ad una nobile famiglia, Pignatelli di Belmonte. Come detto all’inizio, ai tempi Talsano era un comune prettamente agricolo, circondato da campagna, pertanto la famiglia non usava la struttura come abitazione principale. Successivamente la masseria venne acquistata da un’altra famiglia, i Foresio e la villa annessa prese il nome di Villa Cinque. Tale rimase fino agli anni ’40. Tuttavia, non ci sono tracce di Contesse.
La proprietà del luogo cambia ancora e la masseria viene acquistata da un’azienda, l’azienda Nisi che però la abbandona a se stessa.
E’ negli anni ’70 e ’80 (anni in cui l’esoterico ha preso piede, per non parlare di soggetti come Manson) che il luogo, ormai abbandonato, inizia ad essere frequentato da persone estranee ai proprietari e diventa scenario di sedute spiritiche e affini. E’ così che inizia a circolare la leggenda della Contessa uccisa e del maggiordomo innamorato.
La masseria oggi
Oggi la masseria è proprietà della SO.G.E.T., società di gestione entrate e tributi di Taranto, ma rimane in stato di abbandono e di degrado.
All’interno si possono effettivamente trovare tracce di riferimenti satanici (chiaramente posteriori ai fatti narrati), comprese carcasse di animali, e chi ci è stato ammette di aver sentito strani rumori e addirittura di aver visto sagome inquietanti. Non mancano testimonianze di indagatori dell’occulto che vi hanno registrato i classici cali di temperatura ed anche voci.
Indubbiamente quanto accaduto nella villa della Contessa di Talsano rimane una storia tanto inquietante quanto affascinante, sicuramente un luogo meritevole di visita.

– Postilla –
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