
La voce di Freddie Mercury, leggendaria oserei dire e sicuramente non a torto, è stata oggetto di grande ammirazione e di interesse sia nel mondo della musica che dell’arte.
La sua tecnica vocale e il suo stile unico sono stati analizzati da molti esperti. Senza contare gli altrettanti documentari, interviste e articoli che discutono della voce di Freddie Mercury, elargendo dettagli sul suo registro vocale esteso, la sua potenza e la sua capacità di modulazione.
Tra gli esperti c’è il biofisico austriaco Christian Herbst, ricercatore specializzato nella biomeccanica e nell’acustica delle voci (cantate e vocali in generale dei mammiferi). Nel 2016, insieme al suo team, ha condotto e pubblicato uno studio intitolato “La voce unica di Freddie Mercury: studio acustico di un cantante eccezionale“.
Nel suo studio, Herbst ha analizzato registrazioni audio, anche da solista, di Freddie Mercury. Per studiare le caratteristiche uniche della sua voce ha utilizzato sofisticate analisi acustiche, avvalendosi anche di un cantante professionista che tentava di imitarne lo stile.
Ha esaminato diversi aspetti. Tra questi l’estensione del registro vocale, la modulazione della frequenza, la potenza e la capacità di eseguire rapide transizioni tra diverse note.
Per analizzare il vibrato di Mercury, ovvero l’oscillazione fra i toni quando si tiene a lungo una nota, ha esaminato 240 note sostenute in 21 registrazioni a cappella.
I risultati dello studio di Herbst sulla voce di Freddie Mercury
I risultati dello studio hanno evidenziato la straordinaria gamma e flessibilità vocale di Freddie Mercury. Così come la sua abilità nell’usare tecniche avanzate come il falsetto e la coordinazione tra le corde vocali. Era infatti anche in grado di passare fluidamente tra registri vocali diversi senza soluzione di continuità.
Il suo vibrato, sorprendentemente irregolare, corrispondeva a 7 Hz (quello di Pavarotti era di 5,7 Hz). Le sue corde vocali in pratica vibravano assai più velocemente di altri artisti, dando come risultato quello che gli esperti chiamano: tremore vocale. Sul quale, peraltro, riusciva ad avere il controllo anche quando sembrava lo stesse perdendo.
Alcuni ritenevano che il frontman fosse un tenore ma gli studi di Herbst hanno smentito questa certezza. In realtà la voce di Mercury corrispondeva a quella di un baritono, dunque un tono più basso.
Le vibrazioni subarmoniche di Mercury
Ma non solo. Riusciva anche a cantare usando vibrazioni “subarmoniche”, e questa è una caratteristica non comune fra i cantanti, se non rara. Il motivo sta nel fatto che, per produrre onde sonore complesse con armoniche inferiori, servono notevole coordinazione e controllo delle corde vocali.
Riuscirci significa in pratica far vibrare le corde vocali ad una frequenza inferiore, più bassa, rispetto a quella fondamentale del suono prodotto. Quando di solito vibrano in modo sincronizzato alla frequenza di esso.
Un altro artista capace di utilizzare le vibrazioni subarmoniche è Kongar-ol Ondar, noto cantante di musica tradizionale tuvana (molto gutturale, come la tibetana e il canto a tenore sardo). In questo tipo di musica si possono ben distinguere le tonalità molto basse e profonde, risultato delle vibrazioni subarmoniche controllate.
Lascio per ultima la motivazione citata anche nel film “Bohemian Rhapsody“.
E’ fatto noto che il timbro della voce di una persona sia influenzato anche dalla cavità orale e dalla gola.
La struttura anatomica di Freddie Mercury quindi, sarebbe una concausa del suo timbro unico. Aveva infatti una cavità orale ampia (4 incisivi in più a causa della Iperdontia) e una gola relativamente lunga. Queste caratteristiche gli potrebbero aver regalato quella voce così corposa e potente.
Sui denti di Freddie Mercury e la serie di coincidenze che li riguardano, vi consiglio questo articolo davvero simpatico e ben scritto: I denti di Freddie Mercury hanno segnato le sorti dei Queen (e dei Sex Pistols).
E per finire vi lascio con un altro video: Don’t Stop Me Now, sempre a cappella. Che ci sta tutto perché palerei dei Queen per un altro paio d’ore almeno.

Img da risorse gratuite (copertina) – Testo e ricerca by IlPumoGiallo©
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