
L’Idiota Preferito di Dio, titolo originale God’s Favorite Idiot, è una serie comedy targata Netflix (Original).
L’ ideatore, nonché protagonista della serie girata in Australia, è Ben Falcone. Insieme alla moglie nella vita reale Melissa McCarthy, co-protagonista, a Michael McDonald (dirige la regia degli episodi insieme a Sheila Waldron) e Steve Mallory, ne è anche produttore esecutivo.
Sbarca sulla piattaforma il 15 giugno 2022 con 8 episodi. Ne sono stati previsti tuttavia 16 quindi gli altri 8 li vedremo successivamente.
L’Idiota Preferito di Dio, il trailer
La trama (e il cast)
Il tecnico informatico Clark Thompson (/Ben Falcone) è a casa, in una normalissima serata post giornata lavorativa. Mentre svolge la routine serale ascoltando da vinile “Sign Of The Times” di Harry Styles, nell’uscire in giardino per richiamare uno dei suoi gatti viene inaspettatamente colpito da un fulmine.

Si rialza e torna in casa senza pensare troppo a quanto successo. Una settimana dopo va al lavoro in macchina. All’improvviso, nel cercare di cambiare musica, ecco suonare nuovamente “Sign Of The Times“. Mentre il percorso trova anche i semafori favorevoli.
Nel frattempo, la collega Amily Luck (/Melissa McCarthy), di cui Clark è innamorato, raggiunge il medesimo luogo di lavoro.
Lì racconta agli altri colleghi, Mohsin (/Usman Ally), Wendy (/Ana Scotney) e Tom (/Chris Sandiford), di una grande stranezza notata una sera della settimana precedente, quando si è vista costretta a tornare in ufficio per recuperare la propria borsa.

Racconta di aver visto Clark seduto davanti al pc sulla sua scrivania, completamente illuminato da un forte bagliore.
Ed è qui che l’azione della narrazione inizia.
Ne verrà a conoscenza anche il supervisore dell’ufficio Frisbee (/Steve Mallory) e alla fine tutta la città, compreso il padre di Clark, Gene (/Kevin Dunn), con le relative conseguenze.
Clark Thompson è diventato il Messaggero di Dio e al suo fianco avrà l’Angelo Chamuel (/Yanic Truesdale), il cui attore probabilmente ricorderete nella serie Gilmore Girls, insieme a Melissa McCarthy.

Dio ha scelto il Messaggero che dovrà diffondere il Suo Verbo, per aiutare le Sfere Celesti a contrastare le Forze infernali che hanno intenzione di far cessare la vita sulla Terra.
In loro rappresentanza queste ultime manderanno Satana (/Leslie Bibb) che cercherà in tutti i modi di far fuori Clark e chi gli sta intorno.
Appariranno addirittura i Quattro Cavalieri dell’Apocalisse.

Non mancano i colpi di scena ma la 1^ serie termina con un cliffhanger ovvero viene lasciata in sospeso, in attesa della successiva che racconterà come va a finire.
Riuscirà Clark a seguire il piano che Dio nella sua seconda e ultima visita gli ha suggerito?
[…]
(Clark) – You know what? Maybe everything will be just fine (Sai cosa? Forse tutto semplicemente finirà bene).
(Amily) – Maybe (Forse).
Perché vedere L’Idiota Preferito di Dio
Questa serie ha ricevuto applausi ma anche molte critiche. In realtà, seguendo un filone Apocalittico già noto sulla piattaforma con, ad esempio, Good Omens, lo ha affrontato con schietta leggerezza, circoscrivendo i luoghi e i personaggi coinvolti.
Indubbiamente la presenza di Melissa McCarthy si fa sentire, dando una spinta in più alla narrazione che sembra più un sitcom ambientata sul luogo di lavoro.
E probabilmente è proprio questo il punto forte, instillando un’atmosfera di normalità e quotidiano, interrotto bruscamente da un evento inatteso e mistico.
Una leggerezza a tratti comica che, dopotutto, ti tiene davanti allo schermo fino all’8° episodio.
E non è da poco.
Considerazioni
Il sottile filo conduttore che lega i protagonisti con l’Entità mistica di Dio è la musica.
“Sign Of The Times” di Harry Styles suona ogni qual volta il soprannaturale sta per manifestarsi. Ed anche le parole del testo fanno intuire il perché, e si incastrano perfettamente nel contesto non detto.
Anche altre canzoni intervengono a spiegare ciò che sta per accadere e chi viene coinvolto, come i Rush per Amily.
Insomma, nulla è lasciato al caso.
Conclusioni
La serie, per come si volge, risulta non impegnativa, si vede con leggerezza. Nonostante la trama preveda l’imminenza della fine del mondo.
E il cliffhanger finale non lascia lo spettatore con la delusione di dover aspettare, perché in un certo qual modo, sa che al 90% dei casi finirà comunque bene. Anche se dovesse finire male.

– Postilla –
Le immagini presenti in questo articolo sono tratte dai relativi video e di proprietà di Netflix. L’immagine in evidenza è stata montata ad hoc ma ogni elemento usato è da ritenersi di proprietà di Netflix.
