Smalto semipermanente? Ecco qua i pro e i contro

- Maggio 26, 2020

Lo smalto semipermanente è stata una gran bella mossa estetica. E’ innegabile.

Non devi star lì a fare attenzione che lo smalto si scheggi, perda lucidità o che l’unghia possa spezzarsi così facilmente.

Tutto meraviglioso. Dopo anni che ormai questo piccolo lusso per le mani imperversa, la sottoscritta, un 19 febbraio decide (finalmente) di concederselo.

Si perché io il semi permanente non lo avevo mai, e dico mai, provato. Concediamocela sta gioia! ho pensato.

Ed eccomi qua il 20 febbraio 2020:

smalto semipermanente

Non si può esprimere quanto fossi felice di questa mia decisione. Il problema, ahimè, si è presentato quando il Covid 19 ha bussato alla porta della nostra libertà.

Ignara, povera sciocca, anacronistica, obsoleta Donna, di cosa comporti non poter curare un semipermanente, dopo poco più di 2 settimane mi sono ritrovata con lo smalto un po’ rovinato. Ha iniziato a venirsene pezzettino per pezzettino e, orrore, l’unghia sottostante era sfaldata e fragilissima.

Dopo 1 mese, diciamocelo, le mie mani facevano schifo. E pure la salute delle unghie.

Ecco le mie unghie ad aprile:

Pro e contro dello smalto semipermanente

Sicuramente se avessi avuto il solvente per unghie apposito, tutto questo disappunto che nutro non avrebbe trovato terreno fertile. Peccato che anche a volerlo ordinare sarebbe arrivato il mese dopo. E già le mie unghie gridavano silenziosamente pietà, mentre picchiettavano speranzose sulla tastiera in cerca di comprensione da Amazon.

Alla fine, ho dovuto limitarmi a tagliarle man mano e togliendo, quando possibile, i pezzi di smalto che venivano via. Sotto c’era uno strato biancastro, residui di colla, che hanno letteralmente “mangiato” l’unghia. Oggi mi ritrovo con giusto una linea impercettibile di smalto sul bordo della lamina ungueale. In tutto questo ho sicuramente imparato qualcosa che vi esprimo di seguito.

📍LEGGI ANCHE:  Semaglutide e suo utilizzo: tra presente e futuro

Pro:

  • Niente ritocchi e mani sempre perfette e ordinate.
  • Dura davvero tanto e nonostante lo si metta alla prova con detersivi, acqua e quant’altro, rimane sempre lucido ed impeccabile.
  • Non costa chissà che.

Contro:

  • L’utilizzo della lampada a raggi UV danneggia il DNA del nucleo delle cellule cutanee e le mani non sono protette dai raggi UV durante il trattamento.
  • La colla utilizzata contiene Metilmetacrilato (in Italia è consentito). Sarebbe meglio se contenesse il polimero di acrilato. Serve a fissare lo smalto ma se finisce sulla pelle, comprese le cuticole, fa danno.
  • Lima abrasiva e solventi. Tra solvente e limatura, si può asportare lo strato corneo. Così facendo l’unghia non può essere più recuperata.
  • Questo tipo di smalto resta a contatto con la pelle e le unghie per molto più tempo e la sua rimozione rischia di danneggiare definitivamente l’unghia. Di sicuro intacca la lamina ungueale, che diventa debole e come conseguenza, l’unghia ricresce sempre più fragile, per diversi mesi.
  • L’unghia non “respira”, sotto gli strati di trattamento.
smalto semipermanente

Di tutti questi contro, io sono l’esempio lampante.

Il consiglio

Il consiglio che ho ricercato e che mi è stato dato, è di limitare questo tipo di trattamento di bellezza per le unghie ad 1 volta al mese. Al massimo.

Se rifarò un semipermanente ora che si può nuovamente uscire? Personalmente ne dubito.

Anche se rimane una splendida soluzione estetica.

Postilla

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Sono nata nel '77, Avvocato e scrittrice. Appassionata di arte e musica, di letteratura e retorica, di storia e di filosofia, faccio della creatività lo svago dalle mie passioni. Amante delle parole in ogni loro forma, scritta e non scritta, mi piace scrivere perché, citando Cesare Pavese, riunisce le due gioie: parlare da solo e parlare ad una folla (Cesare Pavese, 4 maggio 1946).

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