
The Haunting of Bly Manor è una serie Netflix creata da Mike Flanagan.
Tratta dal libro The Turn of the Screw / Il Giro di Vite (1898) di Henry James è considerata il secondo capitolo della serie The Haunting of Hill House, tratta a sua volta da un libro horror che reca omonimo titolo, di Shirley Jackson. Tra le due narrazioni intercorrono 2 anni. La prima è stata trasmessa su Netflix il 12 ottobre 2018, la seconda il 9 ottobre 2020.
Sebbene provengano entrambe dallo stesso creatore, sono due storie distinte. In comune hanno una bellissima villa, resa inquietante, e spettrale in un certo senso, dalle storie che vi si dipanano all’interno (e all’esterno) e la presenza di bambini. In realtà ritroviamo nel cast anche un paio di attori: Victoria Pedretti, Oliver Jackson Cohen ed Henry Thomas.
Ma torniamo a The Haunting of Bly Manor.
The Haunting of Bly Manor, il trailer:
La trama:
Nel libro, come nella serie, si parte con la voce di un narratore. Una narratrice per l’esattezza, che racconta ad un gruppo di invitati fatti avvenuti 20 anni prima (la narrazione avviene nel 2007). I fatti si svolgono in un bellissimo maniero, Bly Manor per l’appunto, e ruotano intorno ad uno zio e due nipoti, ad una istitutrice assunta per occuparsi di loro e ad altri dipendenti del ricco zio.
A rendere l’atmosfera inquietante, un’ala del maniero che non deve essere visitata, un lago e diverse apparizioni che si intrecciano nel percorso di ogni personaggio, costruendo una trama ben articolata e mai scontata.

Perché vedere The Haunting of Bly Manor?
Sebbene a primo impatto possa lasciar presagire una serie di cliché, proseguendo la visione ci si convince facilmente che così non è.
Nulla è lasciato al caso, ogni particolare è ben costruito, ogni storia si intreccia perfettamente con le altre nel contesto.
Perfino gli episodi trovano una consequenzialità perfetta. Un episodio flashback in particolare si colloca al momento giusto della narrazione, tornando nel XVII secolo e svelando le origini che giustificano ciò che accade. Rivela alla base una storia d’ amore, di testardo orgoglio accentato dal dramma. Ma non solo una.
Tutto si muove sul filo dei sentimenti, amore e odio, gelosia e possesso, egoismo e compassione ma anche sacrificio.
Perfino l’istitutrice (Dani/Victoria Pedretti) sembra essere capitata nel posto perfetto per lei, con il proprio fantasma/visione personale. Potrebbe sembrare un di più nella storia, eppure ci si incastra perfettamente ed altrettanto perfettamente viene spiegato.
Fino ad arrivare all’ultimo episodio. Il finale perfetto, di quelli che non lasciano con l’amaro in bocca a causa della classica sensazione del “non concluso”.
Conclusioni:
Vale la pena vedere The Haunting of Bly Manor?
Si.
Abbiamo tutto: gotico, apparizioni inquietanti e concretamente attive nella trama, una bella storia di base, affatto scontata, e fantasmi che dal passato si riversano nel presente, perché a Bly Manor, chi muore non va mai via per sempre. “Perché sei tu, sono io, siamo noi“.


– Postilla –
Le immagini presenti in questo articolo sono tratte dai relativi video e di proprietà di Netflix. L’immagine in evidenza è stata montata ad hoc ma ogni elemento usato è da ritenersi di proprietà di Netflix.
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