Chi non conosce lo zampirone? Lo scaccia zanzare evergreen, fin dal lontano 800.
Forse però non tutti sanno che la classica forma a spirale è stata una intuizione giapponese.
La storia dello zampirone
Lo zampirone è un’invenzione tutta italiana. Deve infatti il suo nome a Giovanni Battista Zampironi (alias Gio Batta), veneziano laureatosi nel 1859 in Chimica Farmaceutica a Padova.
A soli 26 anni (1862) mise in piedi a Mestre un laboratorio farmaceutico per produrre la “Zampirina“. Cosa era la “Zampirina”? Altro non era che polvere di piretro ottenuta da un fiore, il Tanacetum Cinerariifolium ovvero Piretro della Dalmazia. Già noto per le sue proprietà insetticide (influisce sul sistema nervoso degli insetti e ne provoca morte) in Persia e nell’Europa sud orientale ben prima della metà dell’800, ed era noto anche in Giappone.

La genialità di Zampironi fu nel creare anche un cono (piroconofobo) che chiamò fidibus insettifugo. Il cono era fatto appunto di polvere di piretro ed altre sostanze e durava pochi minuti. Lo brevettò e lo veicolò anche attraverso un programma pubblicitario efficace (fece praticamente del marketing!). Il successo fu alimentato anche dal successivo uso contro le zanzare che trasmettevano la malaria.
L’antizanzare a forma di spirale: il Giappone
Nel frattempo in Giappone si utilizzavano i fiori di piretro per il medesimo scopo, con la differenza che non si trattava di un cono bensì di bastoncini di incenso, prodotti da Eiichiro Ueyama. A differenza del prodotto italiano, duravano poco più di mezz’ora.
I bastoncini avevano tuttavia lo stesso problema del cono: bruciavano in pochissimo tempo. La svolta avviene grazie alla moglie (Yuki) che, probabilmente ispirandosi ad un serpente, suggerisce la forma a spirale (1895). In questo modo si riusciva a concentrare più materia prima in poco spazio e la durata si allungava notevolmente a 6/7 ore. Il nome della prima spirale insetticida giapponese era: Cocksec.

La spirale insetticida in Italia
In Italia, nel frattempo, il marchio Zampironi era diventato tanto conosciuto da identificarsi con lo stesso prodotto antizanzare, così che, quando la forma a spirale arrivò anche in Italia e Zampironi la adottò, il pubblico non fece distinzione di paternità e la associò a Zampironi stesso.
Oggi negli zampironi commerciali sono presenti anche i piretroidi che al contrario della sostanza naturale sono sintetici ma agiscono esattamente come le piretrine (che sono naturali).
Altre sostanze di sintesi, con la medesima funzione neurotossica per le zanzare, sono certamente efficaci, tuttavia possono causare un pericoloso impatto sull’ambiente.
Sebbene esistano tanti prodotti repellenti per gli insetti, lo zampirone rimane un evergreen, quasi iconico!
E con il tempo si è fatto strada anche il “reggi zampirone“, dalle forme simpatiche ed anche di design.
Ecco qualche porta zampirone davvero carino da Amazon (io ho acquistato il gufetto!):
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